Santagataviva2004 Forum
Utente:
Password:
Salva
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 Santagataviva Forum's
 Agorà di Santagataviva
 Curiosità

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.
Per registrarti, clicca qui. La Registrazione è semplice e gratuita!

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Modo:
Formato: GrassettoCorsivoSottolineatoBarrato Aggiungi Spoiler Allinea a  SinistraCentraAllinea a Destra Riga Orizzontale Inserisci linkInserisci EmailInserisci FlashInserisci Immagine Inserisci CodiceInserisci CitazioneInserisci Lista Inserisci Faccine
   
Icona Messaggio:                    
                   
Messaggio:

  * Il codice HTML è OFF
* Il Codice Forum è ON

Faccine
Felice [:)] Davvero Felice [:D] Caldo [8D] Imbarazzato [:I] Goloso [:P] Diavoletto [):] Occhiolino [;)]
Clown [:o)] Occhio Nero [B)] Palla Otto [8] Infelice [:(] Compiaciuto [8)] Scioccato [:0] Arrabbiato [:(!]
Morto [xx(] Assonnato [|)] Bacio [:X] Approvazione [^] Disapprovazione [V] Domanda [?]

   Allega file
  Clicca qui per inserire la tua firma nel messaggio.
Clicca qui per sottoscrivere questa Discussione.
    

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Buccia Inserito il - 12/01/2010 : 18:58:32
A proposito di favole e di cibo, ho trovato interessante e condivisibile il seguente testo relativo a "Favole ed usanze italiane":

Il mais arrivò troppo tardi nel nostro paese per evocare miti e simboleggiare dei, ma ispirò qualche fiaba, qualche usanza, qualche proverbio.

Una favola calabrese racconta che in età remota una mamma aveva sette figlie; sei tessevano, mentre la settima osservava senza muovere un dito.

Una domenica le sei sorelle, prima di recarsi a messa, le affidarono in custodia sette pani che avevano un profumino appetitoso e lei se li mangiò tutti. Al ritorno, le sorelle infuriate cominciarono a rimproverarla, urlando così tanto da trasformare la casa in una specie di mercato.

Un mercante che passava in quel momento, convinto di trovarsi nel luogo che cercava, entrò nella casa dove gli raccontarono ciò che era successo, presentando tuttavia la sorella colpevole come un modello di laboriosità, per convincere il mercante a sposarla e portarla via. Il mercante, ammirato, chiese la mano della ragazza e la condusse nella sua casa, dandole da filare tutta la canapa contenuta in una stanza. Poi partì per un viaggio.

Un giorno, all’alba, la pigra immerse un dito nella pentola, dove stava cuocendo la polenta, lo avvicinò alle labbra e finse, per gioco, di filare. In quel momento alcune fate passarono di lì: divertite dal gioco, le accordarono il potere di filare realmente la polenta in modo che essa si trasformasse in un tessuto d’oro.

C’è un legame profondo fra la polenta dorata e l’oro e il sole; anche i calabresi intuiscono la somiglianza simbolica fra mais e sole, riscontrata in America.
1   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
Anna Inserito il - 21/02/2010 : 14:29:28
Ciao
sul mio libro di letture ho letto uno dei tanti miti del popolo Maya che parlava della creazione dell'uomo, due dei di nome Tepeu e Guqmatz fecero l'uomo macinando chicchi di mais e la impastarono con l'acqua di mare e così l'uomo ebbe muscoli e forza, ma anche anima e cervello.

Santagataviva2004 Forum © Santagataviva2004 Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina � stata generata in 0,06 secondi. Powered By: SnitzForums 2000 3.4.03