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Antonio


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: Milano


361 Messaggi

Inserito il - 15/09/2008 : 22:13:28 (5694)  Mostra Profilo Invia a Antonio un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Questa estate, durante le mie passeggiate in montagna, ho immaginato un dialogo...immaginario...
tra un “ intervistatore” e il nostro paesino...in persona. Ve lo propongo.



(I): = intervistatore
(S): =Sant’Agata


(I): Ma che bel paesino, come ti chiami piccolino?
(S): - Sant’ Agata, Sant’ Agata di Esaro.
(I): E quanti anni hai?
(S): - Alcuni documenti dicono più di mille! Ma ci sono ritrovamenti che dimostrano frequentazioni del mio territorio molto prima: già durante l’epoca della Magna Grecia e persino nei millenni precedenti: so per certo che qualcuno viveva qui fin da oltre settemila anni fa!
(I): Però! Complimenti. E sei anche molto preparato.
(S): - Sinceramente, non tanto: so però che hanno scoperto delle cose molto interessanti in una delle mie Grotte…
(I): Racconta.
- Te l’ho detto, non so molto: in quella Grotta ci sono molte tracce degli uomini del neolitico. Hanno lasciato segni, utensili e persino i loro defunti! E’ una cosa che mi incuriosisce, ma ancora non so che farmene...
Non hai un’idea?
- Dico che davvero non so come gestire quei ritrovamenti: i vasi, le asce, i minerali, le pietre.... Qui noi non abbiamo lavoro! ...Di pietre, invece, ne abbiamo quante ne vuoi.
Non scherzare: un sito come quello può generare crescita culturale, reddito, occupazione e anche una vantaggiosa notorietà!
- Forse, però bisogna lavorarci per anni senza mollare, prepararsi, impegnarsi: fare dei piani e portarli avanti, ottenere finanziamenti per promuovere le ricerche, stilare progetti, coinvolgere scienziati e specialisti…organizzare convegni, iniziative, visite... Insomma, ci vuole davvero un grande sforzo, che forse porta frutti solo dopo anni e anni.. Si crea più lavoro aprendo una stradella in montagna.
Ne sei sicuro?
- Guarda che sono piccolo ma non stupido: qui da noi certe cose non sempre funzionano, forse perché non abbiamo fiducia, o siamo presi da altro, non so, ma qui è davvero difficile far decollare dei progetti così.
Beh, almeno parli chiaro. Ma non arrenderti.
- Vabbè, parliamo d’altro.
D’ accordo, cambiamo argomento: cosa farai da grande
- Mmmmm…
Non ci hai ancora pensato?
- Veramente, no.
Ma avrai pure un desiderio, un sogno.
-Sì, vorrei essere apprezzato per le mie qualità.
Benissimo. E quali sono queste qualità?
- Mmmm…Dunque…Diciamo che sono un posto tranquillo.
Va bene, ma non basta. Qualcos’altro?
- So essere molto ospitale ed ho una cucina da leccarsi i baffi!
Ottimo! Non sono qualità da poco, ma purtroppo non sono qualità rare...
- Allora senti questa: sono vicino (in parte dentro) ad uno dei più grandi parchi nazionali d’Europa!
Molto bene, questa sì che è un’altra buona qualità
- Si, però a me il Parco non interessa più di tanto.
E come mai?
- Non lo so: fino ad adesso non ha portato molto. Pensa che all’inizio anche la zona abitata era dentro il Parco, ma io ne sono uscito....
Ahi, ahi: non credo che tu abbia fatto la scelta giusta per il tuo futuro. Se fossi in te ci ripenserei. Le aree naturali protette sono di grande valore e possono generare anche un ...salutare benessere economico. Ma è come per la Grotta, bisogna lavorarci un pochino...
- Sì, ma vaglielo a spiegare tu ai cacciatori, ai boscaioli, agli allevatori, alla gente che non può andar a far legna o raccogliere funghi o a chi serve una stradella, o a chi vuole aggiustare una vecchia casa di montagna...
Adesso non tirare fuori vecchie scuse, superate. Ormai lo sanno tutti che un Parco non è un’area dove ogni cosa è proibita. Anzi. Si tratta solo di imparare a gestire i beni naturali con equilibrio in modo che tutti ne possano trarre beneficio. Ci vuole solo un poco di chiarezza e di informazioni, un poco di ordine e tanta buona volontà. E nessuno ci perderà.
Ma andiamo avanti: cos’è quella cosa strana nella tua valle, quel tratto di strada con viadotti e gallerie che inizia nel niente e finisce nel nulla?
- Ah quello è un grande progetto: pensa, è la Circumlaquale! Una strada moderna, che bordeggia il grande lago che presto sorgerà qui nell’Alta Valle dell’ Esaro!
Vedo che sull’argomento sei caldo e appassionato: ma perché poi non l’hanno terminata?
- Dunque, vediamo... se ricordo bene quello è solo il primo tratto, poi finita la diga, avrebbero finito anche la strada...ma forse invece prima sono finiti i soldi...Boh, insomma non me lo ricordo più...Ma l’importante è cominciare no?
Direi proprio di no!, Se cominci una cosa devi sapere prima come si continua e quello che ti aspetta...Guarda che scempio ti hanno lasciato!
Ma parlami di questa diga, di questo grande lago: perché i lavori procedono a singhiozzo da più di 40 anni?
- La cosa è un poco confusa. Dicono che c’è stata una frana imprevista in un area cruciale...Poi ci sono stati problemi con il progetto, incidenti sul lavoro (alcuni purtroppo anche mortali)...Poi la politica... Però adesso è la volta buona.
Sei sicuro?
- Certo! Faranno una diga, si formerà un lago e allora sì che le cose cambieranno!
Fammi un esempio.
- I turisti verranno qui a migliaia: costruiremo alberghi, superstrade, ponti, gallerie…
Scusa, ma con i soldi di chi ? E perché?
- Come perché? Per i turisti.
Parlami di questi turisti.
- Beh, se uno non vuole stare al mare se ne viene in montagna, nella natura incontaminata...
Allora la natura ti interessa, bene!, ma ragiona un attimo: se fai altre strade con ponti e gallerie... qui non sarà poi così bello e incontaminato.
- Già, non ci avevo pensato.
E forse non hai neanche pensato che nessuno ha tutti quei soldi da spendere per te ...
- Anche questo forse è vero.
Posso darti un consiglio?
- Sentiamo
Invece di pensare in grande, pensa in piccolo.
- Spiegati meglio.
Ad esempio, a proposito delle strade: punta ad ottenere che quelle di collegamento al Tirreno e al versante Jonio siano tenute in perfetto ordine e che qualche curva venga eliminata (questo oggi è tecnicamente possibile e si può fare con una spesa relativamente sostenibile). In pochi anni potresti accorciare le distanze, guadagnare in km, tempo di percorrenza e sicurezza senza sacrificare altro territorio e la bellezza del tuo paesaggio. I grandi lavori della fantomatica diga non ti hanno insegnato niente? Pensa in piccolo...
- Pensare in piccolo comincia a piacermi...
Allora provaci, pensa in piccolo anche quando pensi alle case.
- Già, potrei evitare di farle più alte di un piano o due...sarebbero più comode e belle...e tra l’altro per finirle si spenderebbe molto meno!
Ottimo!
- Anzi, potrei anche non costruirne più perché ad occhio e croce adesso ho vani per seimila persone e garage per 80 tir. Potrei invece, ristrutturare con gusto tutte le case che ho, curandone anche l’aspetto esterno, i colori delle facciate, le finestre e le porte, le rifiniture....
Bravissimo, continua...
- ...I miei bravi artigiani avrebbero tanto lavoro, e di qualità...E il paese, ancora più bello!, sarebbe la loro vetrina...E poi le case varrebbero anche di più!
Vedi come cominciano ad arrivare i vantaggi?
-...E già che ci sono potrei anche chiedere all’Enel e alla Telecom di interrare i loro cavi - in certi punti ci hanno creato dei grovigli di fili che peggio di “ruvette”... Anzi, glielo ordino proprio: le canaline interrate sono pronte da anni!
Sì, ho visto: girando per i vicoli ho notato centinaia di tombini...
- ...Dici che sono troppi?
Non lo so, certo però tutti quei tombini si notano...Ma visto che ormai ci sono, che li usino!
- Giusto! Sai che pensare in piccolo mi piace sempre più? Potrei fare lo stesso con le mie tradizioni, la mia cucina, le mie feste popolari! Effettivamente non sarebbe difficile valorizzarle, incentivarle, organizzarle...
Fantastico, non fermarti...
-Aspetta un attimo, perché non ne parliamo a tavola?
Mi stai invitando?
-Certo, te l’ho detto che sono molto ospitale, ogni famiglia del paese sarebbe felice di accoglierti...Vieni, entra che l’intervista la continuiamo dopo.

Ci sono tavolate a Sant’Agata che si sa quando cominciano, ma non si sa quando finiscono...
L’intervista riprenderà appena possibile...

...Continua?


(Vai alla seconda puntata)
(Vai alla terza puntata)

La mente è come un paracadute: funziona solo se si apre.

E dopo il settimo giorno, Dio creò l'ottimo giorno.
(Serafini)

rita castellucci


Regione: Lombardia
Prov.: Milano
Città: giussano


34 Messaggi

Inserito il - 23/09/2008 : 18:05:31 (5686)  Mostra Profilo Invia a rita castellucci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anto' sei troppo forte.La tua intervista al paesino è simpatica ,commovente e veritiera.Pero' cerca di far capire a questo piccoletto che una volta seduti a tavola bisogna evitare di far finire sempre tutto a "tarallucci e vino" ma tirarsi su le maniche e lavorare.

rita castellucci
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admin

Città: PG-MI-SAdE


702 Messaggi

Inserito il - 27/06/2014 : 17:33:39 (3583)  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di admin Invia a admin un Messaggio Privato  Rispondi Quotando

Continuiamo con questa rubrica a riscoprire antichi messaggi dal forum.
Oggi vi proponiamo la prima puntata de “le interviste im…possibili” pubblicata nel 15/09/2008 ( archeologia pura per i tempi di internet!)


Le "Interviste im…possibili" sono state raccolte nella monografia n9 del Luglio 2011. Disponibile in mediateca/Monografie al link:
http://www.santagataviva.it/mediateca/monografie/Monografie09.pdf




Santagataviva WebMaster.

"Errare è umano, ma per incasinare davvero tutto è necessario un computer".

(Arthur Bloch)
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