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Gaetano
   
Regione: Lombardia
Prov.: Milano
255 Messaggi |
Inserito il - 28/10/2012 : 23:27:40 (4575)
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Cari amici, ho sempre trovato assai singolare che nelle "consuetudini" della nostra Parrocchia della SS.Annunziata redatte il primo gennaio 1436 si prescrivesse al punto 6) che "in detto clero e comunità non vi saria e si trovi niun Sacerdote ne essere ammesso che non sia cittadino di questa Padria, ma che sia nato e allevato di padre o madre cittadino".
In sostanza, tali consuetudini che regolavano i rapporti tra Clero e la popolazione santagatese (Università) si stabiliva che la comunità sacerdotale doveva essere formata solo da Sacerdoti locali (pag. 79 della Pieve).
Del resto, nel capitoletto "Il Clero di Sant'Agata" (pag. 190 e segg. della Pieve), attraverso i dati esposti in un'apposita tabella, Don Antonio osserva come storicamente "il numero dei sacerdoti che vivono in comunità era elevato,... il 7% dell'intero clero diocesano".
In effetti, nel 1668, a Sant'Agata c'era un Sacerdote ogni 25 abitanti e ciò a dimostrazione della particolare grazia di vocazioni che ha sempre ricevuto la nostra terra.
Tale rapporto si modifica negli anni successivi (un sacerdote ogni 66 abitanti nel 1686) e dopo quasi due secoli e mezzo e grandi traversie giunge ad 1 su 685 abitanti nel 1910.
A pag. 289 della Pieve, ad esempio, è possibile scoprire i nomi ed i cognomi dei Sacerdoti censiti nel catasto onciario del 1743.
Da pag. 209 a pag. 210 sono poi elencati gli arcipreti curati della nostra arcipretura ovviamente fino a Don Antonio, passando per Don Peppe Palermo, anch'egli santagatese, imparentato con la mia bisnonna Concetta Palermo.
E' molto bello e significativo che questa storia continui attualmente sotto il segno della santagatesità con il nostro conterraneo Don Carmelo Terranova.
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Gaetano |
Modificato da - Gaetano in Data 28/10/2012 23:44:35
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