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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
Gaetano Inserito il - 22/07/2009 : 14:18:15
Cari amici,
spero che molti di Voi abbiano già dato un'occhiata alla nuova monografia (n.8) di santagataviva dedicata al "paese del vento".

Se non l'avete fatto, il mio consiglio è di farlo quanto prima.
Il bellissimo "saggio" di Marilena Perrone e tutti gli annessi e connessi di questo lavoro rendono unica e speciale questa monografia.

E' una lettura che può servire anche a riconciliarci con questo paese per il quale abbiamo provato tanta amarezza in questi giorni.

I fatti gravi che vi sono accaduti costituiscono certamente una ferita aperta che occorre rimarginare facendo leva su tutte le risorse morali e culturali che ancora copiosamente possediamo.

La storia di questa comunità ha conosciuto momenti ancora peggiori.
Pensiamo, per un momento, alle sanguinose vicende dell'ottobre 1855 a cui avevo fatto riferimento lo scorso anno nella monografia dedicata ad "Una pieve sull'Esaro".

Oppure ai disordini avvenuti novant'anni (1919) fa, proprio in questi giorni.

In ambedue i casi, al di là delle inevitabili strumentalizzazioni, le cause derivavano da fattori esogeni: il colera ed i moti per il carovita.

Questa volta, invece, pare trattarsi di un qualcosa cresciuto in mezzo a noi, e sviluppatosi a mano a mano che il tessuto civile e sociale è andato disgregandosi per le tante difficoltà ed illusioni che hanno pesato su questo paese negli ultimi trent'anni.

Ricominciamo quindi dal nostro vento, inondiamoci di quella leggerezza che ci trafigge di vita ed amore per la vita.

Lasciamoci trasportare verso i sentieri che sono comuni a tutti, riscoprendo il senso profondo della fratellanza che ci unisce.

Tra poche settimane festeggeremo il nostro San Francesco di Paola: cerchiamo tutti insieme di meritarci il Suo perdono.


admin> Vai alla Mediateca/monografie: http://www.santagataviva.it/mediateca/monografie.asp
9   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
marilena Inserito il - 14/02/2016 : 18:03:05
Anche il fango sa di ciliegia se chiudi gli occhi
E lo accarezzi con i ricordi
ma anche un ricordo
Può nutrire il domani

Anche le lacrime sanno di vento
Se dal vento te le lasci leccare
ma anche il vento può
Far nascere un sorriso

(una breve sinestesia simil dannunziana e senza velleità di paragone con il maestro, che sa pure questa un poco di vento per ringraziare di rinvenire quella monografia che scrissi col cuore e con tanto piacere un caro saluto Marilena)
admin Inserito il - 11/02/2016 : 14:09:29
Continuiamo con questa rubrica a “riscoprire” alcuni interventi archiviati nel forum ...Archeologia pura per i tempi di internet!

A questo link trovate un interessante racconto pubblicato il 22 Luglio del 2009- quasi 7 anni fa! - da Gaetano, con interventi di Massimo, Emanuele, Sandro, Piero, Peppino, Marilena, Antonio: http://www.santagataviva.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=975


CLICCA E VAI ALLA MONOGRAFIA:


link:http://www.santagataviva.it/mediateca/monografie/Monografie08.pdf

CHI GETTA SEMI
AL VENTO FARA' FIORIRE IL
CIELO?*

Una monografia sul vento? Ma che idea originale ti è venuta, Marilena!

Però, ripensandoci, non è una strana idea: il vento a Sant'Agata è davvero un protagonista di primo piano. Una presenza quasi costante durante tutto l'anno.

Lo ritrovi nei modi di dire, nella toponomastica, certamente ha influenzato l'architettura originaria dei vicoli, delle case, dei caminetti!

Probabilmente ha contribuito a stabilire molte regole della nostra gastronomia tipica (pensa solo alla cura dei "salami", alla soffitte "giuste" dove l'aria di "ciaramili" è quella corretta...).

Lo si sente soffiare, ora forte e impetuoso, quasi pauroso; ora fresco e piacevole nei pomeriggi assolati; ora caldoe opprimente nelle afose giornate di scirocco; ora carico di pioggia o addirittura di neve che sembra cadere all'incontrario!

Asciuga i panni stesi nelle "vinelle" e, fino a pochi decenni fa, le tovaglie di lino adagiate sui cespugli lungo i sentieri che portavano al fiume.
D'inverno scoperchiava i vecchi coppi non fissati e creava "i pizirri..." Soffia ancora, carico di profumi e di struggente forza evocativa, nelle pagine di tutti coloro che hanno scritto di Sant'Agata.

Attraversa la nostra "Paesia", i nostri racconti, la nostra valle...Spiffera dalle "gaglie" di porte e finestre e si insinua persino nei nostri pensieri...

Però, curiosamente, non ci ha fatto maivenire in mente di costruire dei mulini a vento (forse perché è sempre stato irregolare, indomabile, allergico alle regole...e in questo gli somigliamo un poco...).

Non ci ha neppure suggerito di inventarci dei giochi
che lo utilizzassero: perché non ci sono aquiloni nella tradizione ludica di Sant'Agata? Forse ci mancava lo spazio? Il tempo? La tecnica?

Ce ne sarebbero di domande e di curiosità da soddisfare su un argomento così...

Grazie Marilena, non solo per questa tua proposta e per come hai sviluppato l'argomento.

Ma soprattutto, proprio perché l'hai proposto! Perché hai scelto di partecipare alla crescita di questa iniziativa "letteraria".

Anche per questo lasciamo il numero "aperto", augurandoci altri contributi di amici e lettori.

Chissà...chi getta semi al vento...
CdR

* La frase originale (senza punto interrogativo), è attribuita a "Ivan" un artista-poeta milanese inventore degli "assalti poetici" e della "poesia di strada" .
Per saperne di più visitate il sito: http://www.i-v-a-n.net/Primapagina/ivan.htm
Antonio Inserito il - 14/11/2009 : 13:04:33


l'Asterisco (3). Note a margine, di marginale utilità.

...A Marilena...

Yoko Ono 1961











marilena Inserito il - 09/09/2009 : 12:40:08
Grazie a tutti voi per le belle parole.

Come ho detto la sera della presentazione ( nel corso della V Festa di Santagataviva), la monografia ha avuto una genesi puramente sentimentale (quasi terapeutica oserei dire).

Mi rendo conto che molto ancora si poteva scrivere per dare corpo ed enfasi al "nostro vento", ma forse, tale mancanza da l'opporutnità ad altri di aggiungere e continuare questo percorso ambientale e sensoriale, essendo la monografia un numero aperto ai contributi di tutti coloro che vorranno condividere una qualche sensazione/ ricordo/dedica/pensiero/etc. sul vento santagatese.

Grazie a chi l'ha già fatto, lascinado dei post su questo forum.

Buon rientro a tutti gli amici del forum.

Marilena
puma Inserito il - 05/09/2009 : 08:05:13
A proposito du Majstrauu il detto Santagatese dice:

" C'è lu Majstrauu ca ghinghia lu granu e mprenidi i fimmini".

Probabilmente riferito alla "Vita"; è tanto importante il vento per Santagata che l'antico proverbio appena citato, individua nel vento che fa crescere il grano e fa concepire alle donne la vita il motore del nostro paese.
Un abbraccio alla piazza.
Pucci Mazza
pieroga Inserito il - 28/07/2009 : 09:41:52
ricordi di sempre...

Allu tunnu.

Apro il giaccone mi riempio di vento
ora pallone, ora mongolfiera, contento.
Mi muove, mi scompiglia mi strapazza,
ma sono bimbo e la mia testa pazza
non spiega e quel che oggi più mi fa sorridere
è come allora (e a volte ancora oggi) io potessi credere,
ca ppi mìa, u vientu i tuttu u munnu
ghera chillu ca trasia ‘ntra porta ‘u tunnu!


Piero Gallo.
sandro Inserito il - 24/07/2009 : 07:57:34
Emozionante. Emozionante nella sua semplice complessità.

Ancora una volta grazie a questa grande macchina culturale che si chiama santagataviva e grazie a Marilena per questa apologia del vento che poi è l'apologia del posto dove conserviamo le nostre radici, le nostre emozioni più belle. C'era proprio bisogno di questa mono per riconciliarci con il nostro incolpevole paesello. Un abbraccio ed arrivederci a Sade
Scalaistrama Inserito il - 23/07/2009 : 08:16:55
Bellissimo...............leggere con leggerezza e sentirsi a casa. Una grande emozione.Un grazie particolare a Marilena ed a tutti coloro che in questa monografia hanno concesso con i loro scritti un tributo d' amore supremo verso il nostro paese.
Massimo Inserito il - 22/07/2009 : 21:48:14
]Come al solito non mi stupisco mai dei tuoi interventi.

Questo numero di monografia mi è molto caro e con un sapore diverso dalle altre.
Complimenti a tutti coloro cha hanno collaborato per la sua realizzazione.

Massimo



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