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 Agorà di Santagataviva
 Il 1° Maggio dei nostri nonni

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
khorakhane Inserito il - 30/04/2011 : 17:50:58
I nonni sono la nostra macchina del tempo...

Questa Santa Pasqua è stata per me l'occasione di imparare a fare "Pizzatue" e "Cullurelle", e mentre io litigavo con l'impasto, mia nonna mi raccontava cosa avremmo fatto il 1° Maggio se fossimo state nel periodo in cui lei era una "Signurinella" Santagatese...

Il 1° Maggio era una giornata piena di riti benauguranti...

Già dalla mattina, prima che il sole sorgesse, si usciva di casa con in mano un "Cucumo" (la nostra attuale brocca) per andare a prendere l’acqua. Durante il tragitto che portava alla fonte, si coglieva un rametto di fiori di melo e si metteva sulla bocca del cucumo a mò di tappo. Una volta arrivati alla fonte, mentre l’acqua fresca riempiva il contenitore, veniva recitata questa filastrocca:
“ACQUA CA VIENI DA PEDO, ALLA VUCCA LASSICI A RISA E D’À L’UOCCHI CACCINI U CHIANTU”. “Richiuso” il cucumo con il rametto di melo si ritornava verso casa, avendo cura, prima di varcare la soglia, di appendere all’uscio un altro rametto di fiori di melo.
Gli abitanti della casa, appena svegli, avrebbero trovato il fiore alla porta e l’ “ACQUA MAJATICA” in tavola da bere durante tutta la giornata in segno di buona fortuna e salute.


IL CUCUMO CON L'ACQUA MAJATICA





Sempre prima del sorgere del sole, si andava nel bosco a raccogliere “U SCIURI I MAJO” (il fiore di Maggio), ovvero il fiore di Sambuco.
Con ancora le goccioline di rugiada a bagnarli, si raccolglievano questi fiori e si portavano a casa, dove si facevano seccare e conservare. Si utilizzavano con altre erbe per preparare infusi contro i raffreddamenti e altri leggeri malanni.


SCIURI I MAJO





Ancora il 1° Maggio si andava fuori a “circà a Furtuna”…
Questa pianta che cresce in zone pietrose e secche, veniva sradicata con cura e portata in casa. Una canna veniva pulita, legata dagli estremi e fissata in un angolo della casa; a “furtuna” veniva appesa ad essa tramite la radice a testa in giù (si cercava la pianta con la radice più appropriata) e lasciata li senza essere più toccata.
Col passare del tempo, se la pianta sopravviveva e la cima si tendeva verso l’alto mostrando i suoi fiorellini, nella casa ci sarebbero state buone notizie e fortuna; in caso contrario, quindi la pianta si seccava, la fortuna non avrebbe “accompagnato” la casa.


A FURTUNA





Uno dei riti sicuramente più conosciuto di questo giorno è quello di andare a cantare “U BELLU MAJ”.
Veniva preparata una “Cannistra” con delle canne e un velo per copertura, ed in cima si inseriva un rametto di fiori di melo.
Con questo cesto in testa si andava in giro per le case a cantare la buona fortuna e in segno di ringraziamento le famiglie visitate donavano solitamente provviste (salumi, uova e prodotti dell'orto) da mettere nel cesto.

" E ADAWI BELLU MAJ, E ADAWI BELLU MAJ
E NON LU VIDITI A MAJ, E NON LU VIDITI A MAJ
E CHE E’ TUTTU SCIURUTU, E CHE E’ TUTTU SCIURUTU
E TRASICI MAJ
E TRASICI CUNTENTU
E N’CRINATICCI MAJ, E N’CRINATICCI MAJ
E SUMATINNI MAJ, E SUMATINNI MAJ
E VA’ SUPRA L’UNTAMPARU
E VA TAGLIA LA SALAMA
E NON LA TAGLIA’ NE LARGA E NE STRITTA
CA SINNO’ TI TAGLI LU JDITU PITICCHIU PITICCHIU ”



A CANNISTRA DU' BELLU MAJ





Infine, si conservavano apposta per questo giorno dei fichi secchi, che dovevano essere mangiati durante l'arco della giornata per preservarsi dal morso dei serpenti.



...A questo punto le mie Pizzatue erano state sfornate, e nell'assaggiarle mi sembrava di essere tornata alla realtà dopo un sogno meraviglioso, fatto di sapori e tradizioni di un tempo lontano.

Grazie alla mia nonna Nelly che aspetta con ansia ogni mio ritorno per raccontarmi una nuova storia



11   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
admin Inserito il - 23/04/2015 : 14:38:23
Continuiamo con questa rubrisca a riscoprire "antichi "messaggi dal forum. Oggi riproponiamo un post di khorakhane del 30/04/2011 con repliche e commenti fino al 2013.
winter Inserito il - 01/05/2013 : 20:46:17
Aspettiamo altre foto....saluti
khorakhane Inserito il - 01/05/2013 : 18:54:42
....e quest'anno abbiamo portato "u Bellu May" nelle case di SaDe...
grazie nonna Nelly!!
winter Inserito il - 08/05/2012 : 12:59:49
Solamente straordinario... Flori sei stata e sei veramente unica. Certe cose non me li ricordavo più ; è come svegliarsi dopo un lungo torpore e scoprire che tutto è rimasto immutato......ma purtroppo non è così peccato. Speriamo che le nuove leve riscoprendo la bella tradizione di SadE possano prendere coscienza che le radici non sono" bau bau micio micio" ma tutto sostanza e bellezza. S.Agata è S.Agata e la mafia non ci appartiene. Ciao e complimenti ancora per la tua minuziosa ricerca e belle immagini.
rita castellucci Inserito il - 07/05/2012 : 18:28:59
Che meraviglia!!!!!!!!!!Ricordo che l'ultima volta che ho cantato "u bellu Majo" con mamma,cumma Minuccia,cumma Tonetta e altre signore di S.Agata è stato 1982 a Seregno e precisamente al rione "stadio".Quel pomeriggio è stato davvero simpatico perchè "le cantanti" hanno coinvolto alcune signore di Seregno che hanno posto nella cesta uova, biscotti, formaggio e altro; a sera poi grande cena tutte insieme.
Si potrebbe pensare ,per il maggio 2013 di organizzare la tradizione ,naturalmente con alcune modifiche.PENSIAMOCI!!
Ciao a tutti e "è arrivatu u bellu Majo"
Rita
Info-Forum Inserito il - 07/05/2012 : 17:47:44
...Lo scorso anno Floriana ha inviato al forum da Sant'Agata,
un prezioso reportage su una nostra antica e purtroppo ormai dimenticata tradizione:"U Bellu Maju"

... Giustamente ci si chiedeva...Come abbiamo fatto a smarrire queste nostre preziose usanze?...La risposta è semplice: basta dimenticarle...Ecco, appunto, almeno qui possiamo evitare che succeda!*



*Tutti possono contribuire a mantenere attivo il forum...per riprendere un messaggio pubblicato...basta un click...
sandro Inserito il - 04/05/2011 : 10:52:10
Grazie Floriana... Quando leggo post come il tuo mi chiedo come abbiamo fatto a smarrire le nostre nobili radici?
Scalaistrama Inserito il - 03/05/2011 : 08:08:30
Bellissimo post. Una tradizione ormai relegata in chissà quale posto della nostra mente è ritornata ad essere presente con prepotenza. foto stupende.Grazie Floriana.
serfra Inserito il - 03/05/2011 : 00:16:07
Grande Floriana.
Solo una piccola precisazione; nel rito del "Bellu Majo" i fiori da mettere sul cesto, sono di sambuco e non di melo.
ciao francesco
carmelo-rossella Inserito il - 02/05/2011 : 12:01:42
Florianaaaaaaaaaaaa ???? sei sempre la numero 1 .....grazie per queste belle foto...complimenti....ciaoo.Carmelo.
Antonio Inserito il - 01/05/2011 : 18:43:48
Ciao Flo, magnifico questo tuo post.
Uno dei più interessanti tra quelli pubblicati sul forum (bellissimo anche il servizio fotografico!).

Una curiosità: ho controllato i testi delle canzoni e dei motti sul volume " Poesia Popolare e Costumi Calabresi" scritto da Vincenzo Spinelli nel 1923 (Alfredo E.Mele e Co - Librai Editori-. Buenos Aires 1923) e ci sono alcune piccole differenze nelle strofe.
Sarebbe interessante scoprire l'origine di queste variazioni.
La tua è una ricerca davvero speciale: una raccolta "di prima mano" da una delle poche testimoni in grado di raccontare sull'argomento una propria esprerienza personale. Complimenti e grazie anche a tua nonna Nelly: un'autentica miniera d'oro!

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